Ad Auschwitz, leader mondiali e capi di Stato, tra cui il presidente Sergio Mattarella, si sono uniti ai reali di tutto il mondo per commemorare i milioni di ebrei vittime del genocidio nazista.
Nel Giorno della Memoria, in occasione dell’80° anniversario della liberazione del campo di Auschwitz, la premier Giorgia Meloni ha diffuso un messaggio commemorativo, sottolineando l’orrore senza precedenti della Shoah: “Ottant’anni fa, il 27 gennaio 1945, i cancelli di Auschwitz furono abbattuti, rivelando al mondo la terrificante realtà del piano nazista di persecuzione e sterminio del popolo ebraico. Uomini, donne, bambini e anziani furono strappati dalle loro case, deportati nei campi di sterminio e uccisi solo per la loro religione”.
Meloni ha evidenziato anche il ruolo del regime fascista italiano, complice nell’adozione delle leggi razziali e nei rastrellamenti: “La premeditata ferocia di quel piano fa della Shoah una tragedia senza pari nella storia, e l’Italia non può dimenticare la sua responsabilità”.
Una battaglia ancora attuale contro l’antisemitismo
La Presidente del Consiglio ha poi sottolineato che l’antisemitismo non è stato sconfitto con la liberazione di Auschwitz. “Questa piaga ha assunto nuove forme e si diffonde attraverso strumenti moderni. Combatterlo è una priorità di questo Governo, un impegno che portiamo avanti con determinazione”, ha dichiarato Meloni.
Tra le azioni concrete, la premier ha annunciato l’elaborazione di una nuova Strategia nazionale per la lotta all’antisemitismo. Questo documento mira a definire obiettivi e misure concrete per contrastare il fenomeno: “Un fenomeno abietto che non ha diritto di cittadinanza nelle nostre società”.
L’intervento di Giorgia Meloni si inserisce in un momento di riflessione globale sull’importanza della memoria e sul dovere collettivo di contrastare l’intolleranza, affinché simili tragedie non si ripetano.