La settimana scorsa dal 9 al 13 ottobre si è tenuto a Roma, il MIA, il mercato internazionale audiovisivo.
di Roberto Mascilongo
Giunto alla sua nona edizione si è affermato come uno dei principali appuntamenti internazionali dedicati al mercato dell’industria audiovisiva.
L’evento nasce da una joint-venture tra ANICA, associazione nazionale industrie cinematografiche audiovisive digitali e la APA, associazione produttori audiovisivi due attori di rilievo del settore. Gode inoltre del supporto del ministero degli affari esteri e cooperazione internazionale, del ministero della cultura, ministero delle imprese del made in Italy, regione Lazio e ICE.
Il programma di questa edizione, ambientata nello scenario del palazzo Barberini, era particolarmente ricco di eventi, conferenze, workshop dedicati ai professionisti del settore.
Il mercato gode anche del supporto di una vasta serie di partners locali e internazionali e quest’anno si è distinto per una particolare presenza da parte della Spagna che ha presentato diversi panel dedicati alle reciproche opportunità e possibilità di sviluppo. A tale scopo stati sottoposti molti progetti spagnoli in cerca di potenziali coproduttori e partners.
MIA: torna la IX edizione del mercato dell’industria audiovisiva
Si sono affrontati temi di attualità come le problematiche legale all’uso dell’intelligenza artificiale nella produzione di formati creativi per l’audiovisivo.
A latere resta uno scetticismo di fondo da parte dei protagonisti e degli intervenuti nei diversi panel riguardo la possibilità che le tecniche di intelligenza artificiale possono sostituire a breve termine ambiti creativi di attuale appannaggio umano.
Sono state presentate da parte dell’azienda EDI, effetti digitali italiani, delle tecnologie innovative nella creazione di effetti speciali.
Si sono analizzati alcuni colli di bottiglia dell’industria produttiva nazionale in particolare come quello relativo alla distribuzione dove le migliori opere nazionali attualmente vengono vendute sui mercati esteri in regime quasi esclusivo da distributori internazionali.
Rilevante anche il tema dei finanziamenti che a livello istituzionale sono erogati tramite bando, contributi non solo dalla parte del ministero ma anche delle singole regioni attraverso fondi dedicati.
Hanno partecipato tra gli altri le film commission di Basilicata, Puglia, Toscana, Sud Tirolo.
Il direttore di Rai Documentari ha inoltre sottolineato le potenzialità di collaborazione con partner francesi e broadcaster europei.
In questo contesto si è analizzata anche lo sviluppo del cinema documentario sostenuto anche dalle nuove piattaforme, che però nonostante un pubblico in crescita resta debole dal punto di vista del box office.
Il mercato si è concluso con una serie di premiazioni riguardanti i progetti presentati all’interno dei panel dedicati in particolare alle nuove e proposte di co-produzione sia a livello internazionale che locale. Il MIA lascia adesso lo spazio e i riflettori alla prossima Festa del Cinema di Roma, dedicata al pubblico e alle nuove uscite di prodotti audiovisivi che inizierà il 18 ottobre all’ Auditorium Parco della Musica.
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