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Napoli é Pallavolo: una Serie da A-mare ancora.

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Sport: Team Volley Napoli continua a scrivere la storia in serie A anche per la prossima stagione.

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Una serata Serie A.

Domenica 16 Aprile, al Pala Siani di Napoli la QuantWare Napoli Volley ha messo la firma all’ultimo capitolo del campionato appena concluso. Una stagione avvincente, fatta di tantissimi momenti, di alti e bassi. La stagione appena conclusa per la squadra partenopea potrebbe essere, a mio avviso, la metafora della vita: dalle sconfitte rinasciamo con ali forti ed instancabili.

Per quest’articolo ho raccolto le emozioni, ed il punto di vista, di tre persone con ruoli differenti all’interno della società: non vince chi gioca, piuttosto l’unione tra tutti gli “strumenti”. Team Volley Napoli: un’armonica sinfonia.

Team Volley Napoli: Marco Cefariello.

Marco Cefariello nella seconda gara dei play out contro la squadra capitolina, è il giocatore che ha fatto più punti: ben 36. Come Thor, ma senza martello, le sue cinquine sono state come fulmini, tuoni e tempesta per gli avversari. Dopo la partita di ieri, ho scambiato qualche chiacchiera con lui. 

Quanto sei felice di questo “primato” in una gara fondamentale che vi ha permesso di rimanere in serie A? 

Ciao Stefania, innanzitutto volevo ringraziarti per avermi concesso l’opportunità di raccontarmi e parlare dell’esperienza di quest’anno conclusasi, appunto, con la giornata di ieri. Una giornata che è stata molto lunga, finita con un taglio di traguardo davvero importante. Come hai detto, sono stato il giocatore che ha portato a casa il maggior numero di punti in un match decisivo. E l’emozione, adesso, è ancora più grande. Con il pensiero più lucido di oggi, posso dirti che la felicità che provo è indescrivibile. Io come atleta, ma sento di dire l’intera squadra e la società, conosciamo bene i momenti vissuti in questa stagione. Quelli belli e quelli brutti che abbiamo affrontato durante l’anno. Nonostante tutto, siamo riusciti a superare tutti gli ostacoli, a gioire quando potevamo permettercelo fino ad arrivare al raggiungimento dell’obiettivo: rimanere in serie A.

Sei giovane, mi viene da chiederti cosa vuol dire crescere anche grazie alla pratica di uno sport? Quanto la pallavolo ha influito sulla tua crescita personale?

Ho compiuto da poco 25 anni. La mia carriera pallavolistica è iniziata a Grottaminarda (AV), mio paese di origine ed è continuata ad Ariano Irpino sotto la tutela di Giulio Filomena. Crescendo sono stato fortunato ad approdare nella società avellinese “Olimpica” dove ho giocato alcuni anni in Serie B. Poi, quest’anno, sono arrivato alla  “QuantWare Team Volley Napoli” per difendere il titolo di Serie A. Crescere accompagnati da uno sport è un qualcosa di bellissimo. Non solo aiuta bambini ed adolescenti ad affrontare periodi della vita che, per un motivo o per un altro da soli sarebbe difficile superare, ma anche a creare gruppo. Questa è un aspetto da non trascurare. Ricordo che nulla si può quando si è soli. Questo lo dico perché è anche grazie agli amici incontrati in ambito sportivo, che sono riuscito a superare al meglio la scomparsa di mio padre avvenuta quando avevo solo 15 anni e poco dopo anche quella di mio nonno. Per me due colonne. Crescere con la pallavolo è stato un modo per mettere giorno dopo giorno un mattoncino sull’altro. Ogni mattoncino ha portato con sé qualcosa d’ importante a livello di crescita:  personale, intellettuale, affettiva, emotiva e professionale. Ho imparato il senso dell’impegno nei miei riguardi e in quelli di chi era mio compagno di squadra, oltre che societario. Ho imparato a portare avanti gli obiettivi prefissati di anno in anno, si a volte fallendo, ma comunque aggiungendo mattoncini importanti alla mia esperienza. È abbastanza intuitivo capire come la pallavolo sia un altro pilastro importante nella mia vita. Infine, vorrei trasmettere un messaggio ai genitori che leggeranno questo articolo. Quando i vostri figli faranno qualcosa di sbagliato, non puniteli togliendogli la possibilità di allenarsi perché contribuirete solo al loro allontanamento dalla pratica sportiva, che invece è educativa.

Team Volley Napoli: Sergio Calabrese

Sergio Calabrese è il mister che ha guidato i ragazzi in questa avventura. Un’avventura straordinaria grazie alla quale la nostra città può essere ricordata. Non solo pizza, mandolino e calcio. È storia. Anche con lui ho scambiato qualche chiacchiera, a festeggiamenti finiti. 

Mister che sapore ha la conquista della permanenza in Serie A combattendo, e battendo gli avversari, direttamente sul campo? 

Le emozioni ancora oggi circolano in un turbinio pazzesco. Credo che sarà così ancora per qualche giorno perché è stato veramente grandioso. Sono talmente forti le emozioni che sento che forse, ancora non ho realizzato del tutto. Se mi volto e guardo indietro, pareva così lontano come obiettivo che sembra ancora di non crederci. Ora però posso confessarvi una cosa. Nelle ultime settimane ho percepito che i miei ragazzi si fossero messi in testa di passare alla storia per una rimonta memorabile. Oggi posso dire che avevo ben inteso lo spirito che li animava e li ha portati al risultato finale. Per questo, la loro caparbietà e spirito di sacrificio, non smetterò mai di ringraziarli.

Se dovesse fare un bilancio di questa stagione, quale sarebbe il suo attraverso l’occhio “critico” del mister, ma anche attraverso il cuore “di padre” di tutti i suoi ragazzi?

Per la società, per molti atleti e per me è stata la prima esperienza in un contesto di simile livello. Non sono mancate le difficoltà, sono state tante e talvolta enormi. Alla fine del campionato mi sento di dire che il segreto è stato il profondo rispetto dei ruoli grazie al quale c’è stato un ambiente sereno ed equilibrato. Tra noi tutti sin da subito c’è stata la consapevolezza di voler lottare per un obiettivo. Questa consapevolezza è stata rafforzata dall’arrivo di Filip Frankowsky: è cresciuto il livello di gioco e l’impresa è stata possibile.

Team Volley Napoli: Attilio Mignone

Uno dei dirigenti della squadra partenopea è Attilio Mignone. Oltre ad un ruolo nella classe dirigenziale, è stato durante tutto l’anno sportivo sostenitore direttamente sul campo della squadra.Ho telefonicamente raggiunto anche lui.

 Per il secondo anno la città di Napoli avrà il lustro di essere rappresentata nuovamente nell’ importante scenario della Serie A di pallavolo. Una squadra è fatta anche di persone che lavorano “dietro le quinte”, come dirigente della QuantWare che valore ha la vittoria di ieri al Pala Siani?

La vittoria di ieri è stata fondamentale per noi dirigenti, per diverse ragioni. Ma, su tutte, la vittoria di ieri è stato un momento indimenticabile per me e per gli altri dirigenti della società perché seguiamo appassionatamente questo progetto dalla sua nascita, nel 2016. Dopo tre anni di serie C e tre di serie B, il primo anno in serie A è stato per noi il degno coronamento di tanti sacrifici (pensi che ieri sera abbiamo pulito tutta la palestra dopo la partita). Vedere la bolgia blu al Pala Siani incitare e sostenere la squadra dal primo all’ultimo punto è l’immagine che porteremo indelebile nella nostra mente e nel nostro cuore.

L’ultimo match é sicuramente la gara che ha permesso alla squadra di rimanere in Serie A, senza dubbio, ma se la dovesse contestualizzare a tutto il campionato cosa rappresenta per lei? La possiamo definire l’epilogo di una costante crescita nonostante una fase un po’ negativa nel campionato?

Il campionato quest’anno è stato davvero complicato. La serie A3 è una categoria molto diversa dalla serie B, richiede un impegno continuo e costante. Dunque, sapevamo che avremmo vissuto momenti della stagione complicati, come il girone di andata. La squadra ha poi via via acquistato sicurezze e, infatti, abbiamo costruito la salvezza nel girone di ritorno, vincendo partite fondamentali come la trasferta contro Tuscania e la successiva vittoria in casa contro Catania, in quel momento della stagione prima in classifica e ora anch’essa in lotta per la promozione in A2. E poi le vittorie decisive, per niente scontate, contro Casarano, Marcianise, Bari e Roma, tutte in casa davanti ad un pubblico meraviglioso che ci ha sempre supportati e sostenuti. Insomma, questa stagione è stata per noi ricca di sofferenze, ma siamo stati pazienti e testardi nella convinzione che il lavoro avrebbe comunque portato i suoi frutti. Ovviamente un ringraziamento speciale va allo staff e a tutti i giocatori, perché non hanno mai ceduto psicologicamente e hanno sempre affrontato ogni allenamento e ogni partita con il giusto entusiasmo. Infine, un ringraziamento a tutti i nostri tifosi: il Pala Siani quest’anno è stato decisivo per la nostra salvezza.”

Ringrazio Marco, Sergio ed Attilio per aver concesso ai lettori l’opportunità di sapere che da ieri la nostra Napoli ha un altro valido motivo per essere conosciuta e ricordata: sport e belle persone. All’intera società va il mio personale augurio verso floridi traguardi.Sempre in alto QuantWare Napoli. 

Leggi anche: https://www.centrosud24.com/sport-napoli-deve-essere-anche-pallavolo/

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