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Nella città di sotto: la Galleria Borbonica, un tuffo nel passato e un ricordo musicale indimenticabile

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Napoli è una città ricca di storia, tesori nascosti e segreti da svelare. Tra le meraviglie più affascinanti e forse meno conosciute della città c’è la Galleria Borbonica, un complesso sotterraneo che racconta le vicende della città partenopea attraverso i secoli. La storia di questo luogo è avvincente e ricca di mistero, in quanto ha svolto diverse funzioni nel corso dei secoli, dalle antiche cave di tufo alla sua utilizzazione come rifugio durante la Seconda Guerra Mondiale.

di Alessia Viviano

Le origini della Galleria – spiega da abile cicerone il dottor Marco Minin ai visitatori – risalgono al 1853, quando il re Ferdinando II di Borbone decise di realizzare un tunnel, quale percorso strategico militare, volto a collegare Palazzo Reale alla caserma delle guardie Reali, consentendo così una via di fuga. Nel corso dei decenni successivi, la Galleria ha avuto diverse destinazioni d’uso e, recentemente, i lavori eseguiti all’interno del sito hanno portato alla luce testimonianze della vita quotidiana di inizio secolo, tra cui oggetti personali, manifesti pubblicitari e graffiti che narrano storie di un’epoca ormai lontana. Questi reperti offrono una preziosa testimonianza della vita e delle tradizioni del passato, consentendo ai visitatori di fare un autentico viaggio nel tempo.

Tuttavia, ciò che rende la Galleria Borbonica ancora più speciale è la serie di eventi e iniziative che accompagnano questo luogo, teatro di concerti, feste e iniziative culturali. Un esempio è fornito dall’iniziativa scandita dalla compagnia “Quartieri Jazz”, che ha regalato al pubblico un’indimenticabile esperienza musicale, con un concerto che ha rappresentato un tributo emozionante alla cultura partenopea.

L’accompagnamento di due chitarre ha riportato alla memoria anche le melodie senza tempo di Pino Daniele, celebre cantautore napoletano, con rivisitazioni che hanno suscitato emozioni profonde e ricordi indelebili. Il concerto ha trasformato la Galleria in un palcoscenico suggestivo, in cui le note musicali si sono mescolate con l’atmosfera unica del luogo, creando un’esperienza per tutti i presenti.

L’evento ha dimostrato come la Galleria Borbonica possa essere non solo un luogo di interesse storico, ma anche uno spazio vivente in cui arte e cultura si fondono per creare esperienze uniche e indimenticabili. I visitatori presenti hanno così potuto godere non solo della straordinaria bellezza architettonica e storica della Galleria, ma anche dell’energia travolgente della musica napoletana reinterpretata in chiave jazz. Le emozioni suscitate dalle note delle chitarre e dalla voce degli artisti hanno reso l’atmosfera magica, trasportando il pubblico in un viaggio sensoriale attraverso i suoni e le tradizioni della Napoli di un tempo.

Questo straordinario concerto all’interno della Galleria ha confermato il potenziale unico di questo luogo, capace di trasformarsi in uno spazio polifunzionale in grado di accogliere eventi culturali di alto livello. La magia dell’architettura sotterranea si è unita alla potenza dell’espressione artistica, creando un’esperienza che ha lasciato un’impronta profonda nei cuori e nelle menti di coloro che vi hanno partecipato.

A fine serata Mario Romano, capogruppo di “Quartieri Jazz”, si racconta così ai nostri microfoni:

“La Galleria Borbonica ospita uno dei nostri concerti più suggestivi sia per la location che per il repertorio, poiché suoniamo brani tratti dai nostri precedenti dischi: il primo uscito nel gennaio 2013 “E Strade ca portano a Mare”, frase presa da uno dei brani di Pino Daniele, maestro e ispiratore del progetto, a cui sarà dedicata la parte finale del concerto. Il secondo “Le 4 giornate di Napoli” (settembre 2016) per arrivare a quest’ultimo lavoro “La Città Parallela” (marzo 2023) interamente dedicato a Vincenza Donzelli, anima della Galleria Borbonica che purtroppo ci ha lasciato nell’agosto scorso partorendo il piccolo Vincenzo (nipote di Enzo Cannavale). Un viaggio attraverso tutto il nostro percorso musicale e umano che ci ha permesso di esibirci nei luoghi d’arte della città per oltre 500 live da ormai 3 lustri, portando così il nostro Neapolitan Gipsy Jazz ad essere una delle realtà più longeve e seguite sul territorio partenopeo. Come sempre il nostro obiettivo: difendere la città attraverso la cultura raccontando la musica del mare”.

Siamo certi che questa straordinaria esperienza musicale non sarà l’ultima ad animare le profondità sotterranee della Galleria Borbonica, e non vediamo l’ora di scoprire quali altre sorprese questa meravigliosa location riserverà al pubblico nel futuro.

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