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Può l’intelligenza artificiale avere un salotto?

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di Fabrizio Abbate

La risposta è affermativa: l’ENIA (Ente Nazionale per l’Intelligenza Artificiale) ha istituito il Salotto Letterario dell’Intelligenza Artificiale, nominando come Presidente l’avvocato Fabrizio Abbate, economista e scrittore.

Il legame risiede proprio in questo: l’avvocato è autore di due romanzi gialli che trattano il tema dell’Intelligenza Artificiale, inserita in un contesto di un grande complotto mondiale che minaccia le libertà individuali.

Non si parla di un futuro lontano, bensì del “Neoevo”, un’era dominata dall’I.A., al centro della saga a cui appartengono i due gialli.

Nell’ultimo romanzo giallo, l’Algoritmo Supremo, incarnazione dell’Intelligenza Artificiale, è sia protagonista che avversario dell’eroina del Neoevo, Astrolia. Questo algoritmo, dotato di una personalità forte, si considera simile a una divinità. Emblematica è la sua dichiarazione: “Io sono l’Algoritmo Supremo, Dio tuo. Non avrai altro Algoritmo all’infuori di me, ora e per sempre, nei secoli dei secoli. Sia fatta la mia volontà, e così sia!”

Una situazione esplosiva che, dopo una serie di incontri mirabolanti, culmina nella scena finale, in cui si scopre che gli Algoritmi Supremi non sono uno solo, ma molteplici. A questo punto, entra in gioco il cosiddetto “Teorema di Pandora”, che solleva il complesso problema dell’onniscienza artificiale, aprendo nuovi scenari di riflessione.

Nel cuore della trama si susseguono scontri, colpi di scena, richiami storici e interrogativi filosofici. Tra gli elementi narrativi spiccano un algoritmo impazzito, il Paleo Algoritmo, gli algoritmi corrotti e il misterioso “doppio giorno del giorno dopo”. Fabrizio Abbate guida abilmente il lettore attraverso un intreccio che mescola storia, miti e complotti in un giallo straordinario. Tuttavia, il vero obiettivo del romanzo è rendere comprensibili le molteplici sfaccettature dell’Intelligenza Artificiale, offrendo una riflessione chiara e accessibile sul futuro, attraverso il formato avvincente di un giallo.

Questo concetto è stato pienamente colto dalla Presidente dell’ENIA, Valeria Lazzaroli, che ha fondato il Salotto dell’Intelligenza Artificiale, unico nel suo genere in Italia, nominando proprio Fabrizio Abbate come presidente. Il salotto letterario, nelle parole della dottoressa Lazzaroli, è “dedicato all’arte, alla cultura e alla letteratura dell’Intelligenza Artificiale”, un think tank che contribuisce al dibattito pubblico sulle opportunità e i rischi legati alle nuove tecnologie. Il fulcro del progetto è l’espressione artistica e letteraria contemporanea che riflette o utilizza l’Intelligenza Artificiale, proiettando la società verso il futuro. Questo salotto rappresenta una piattaforma per artisti emergenti che utilizzano l’I.A., creando una “nuova avanguardia” culturale, sia a livello nazionale che internazionale.

Il progetto dell’ENIA ha l’obiettivo di coinvolgere gli artisti nel dibattito sull’I.A., spingendoli a prendere posizione e ad esplorare questo tema sotto molteplici prospettive. Si tratta di un’iniziativa all’avanguardia, dove tecnici ed esperti di I.A. si confronteranno con artisti, scrittori, editori, commentatori, autori di teatro, musicisti e altre figure del mondo dell’arte in senso ampio.

L’Avvocato Abbate, in quanto scrittore, può comprendere le esigenze di artisti e autori, ma in qualità di economista e giurista, è in grado di affrontare le questioni legate alla proprietà intellettuale e agli aspetti economici. Inoltre, il suo ruolo come responsabile dei rapporti esterni della REA (Radiotelevisioni Europee Associate) lo rende profondo conoscitore dei temi della comunicazione, dell’informazione e dell’intrattenimento, battendosi da anni per la libertà di informazione pluralistica dal basso.

Non è un caso che il giallo “Astrolia e il Mistero delle Tre Cattedrali”, presentato quest’estate al Festival di Spoleto dall’Associazione Spoleto Festival Friends, presieduta da Ada Urbani, abbia suscitato grande interesse. L’Intelligenza Artificiale, tema centrale dei due romanzi di Abbate, offre infatti spunti di riflessione che un grande festival come quello dei Due Mondi non può ignorare, anzi, con questi libri si apre un percorso di riflessione.

In questo contesto, il Salotto Letterario dell’I.A. rappresenta un’opportunità unica per l’arte di interrogarsi sul proprio futuro e sul ruolo che l’Intelligenza Artificiale giocherà in esso.

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