La sacralità della Natura, la riforma dell’art. 9 della Costituzione e l’esempio virtuoso di Singapore.
di Claudio Saraceni
“La Natura è un tempio”, scriveva nell’Ottocento Charles Baudelaire nel sonetto Corrispondenze. Il poeta simbolista francese esprimeva così un significato profondo di sacralità, evidenziando la connessione imprescindibile tra uomo e ambiente naturale.
Sembrano tempi lontani, eppure non sono trascorsi neanche due secoli. In questo lasso di tempo, l’uomo sembra aver perso coscienza e memoria di tale valore. A questa dimenticanza hanno posto rimedio i legislatori, che con una legge costituzionale hanno riformato l’articolo 9 della nostra Costituzione. L’articolo oggi prevede la tutela dell’ambiente, della biodiversità e degli ecosistemi, anche nell’interesse delle future generazioni. Un ambiente protetto favorisce la crescita e la formazione di nuove generazioni consapevoli e responsabili.
Tuttavia, la responsabilità di un cambiamento radicale non può ricadere solo sui giovani. Le politiche economiche e le scelte governative devono individuare criteri, regole e strategie volte a uno sviluppo sostenibile, capace di riequilibrare situazioni ambientali critiche. Emergenze climatiche, idriche e geologiche richiedono soluzioni efficaci e tempestive.
Le nostre aree metropolitane, soprattutto quelle del Centro-Sud, soffrono il grave problema dello smaltimento dei rifiuti, che necessita di innovazione, progettazione e la realizzazione di nuovi impianti. In questo contesto, le realtà internazionali offrono spunti di riflessione e confronto sorprendenti.
I rifiuti possono trasformarsi in risorsa. Singapore ne è un esempio virtuoso: la città dispone di quattro impianti di incenerimento che producono energia elettrica per abitazioni e fabbricati. Il fumo emesso viene filtrato attentamente per garantirne la sicurezza ambientale. Inoltre, la cenere ottenuta dalla combustione viene mescolata al cemento per la produzione di mattoni. Un’azienda locale, invece, ricicla la plastica per realizzare materiali destinati alla costruzione di strade, sostituendo il bitume.
Seguire questi modelli con l’urgenza che la crisi ambientale impone è essenziale. Se lo sviluppo umano e tecnologico non può essere arrestato, il progresso sostenibile deve diventare una priorità.
In quest’ottica, prendersi cura dell’ambiente è una necessità imprescindibile, poiché esiste un legame strettissimo tra natura e salute. È risaputo che la tutela dell’ambiente influisce positivamente sul benessere umano. Affermare che curare l’ambiente significa curare noi stessi non è solo un concetto etico, ma una verità scientifica e inconfutabile.