Home Politica Esteri Risultati elezioni europee estero, Von der Leyen: “Porte Aperte”

Risultati elezioni europee estero, Von der Leyen: “Porte Aperte”

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La presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen all’indomani delle votazioni tratta con i socialisti.

Tra il Partito Socialista europeo e la presidente della Commissione Ursula von der Leyen è in corso un dibattito all’indomani delle Elezioni Europee 2024.

I socialisti nel frattempo, hanno avvertito che non accetteranno un eventuale allargamento a destra della maggioranza dell’Eurocamera nel caso in cui all’interno di questa coalizione ci sia S&D

Il segretario generale Giacomo Filibeck: “Se l’allargamento della piattaforma va in un’altra direzione che non è quella dei Verdi, non possiamo negoziare. Se è con Ecr, è senza di noi”

Arriva subito la replica di Ursula von der Leyen che rassicura e tranquillizza il Partito Socialista europeo.

La presidente della Commissione ha affermato infatti che la sua intenzione è quella di parlare innanzitutto con le “grandi famiglie europee” che hanno “collaborato bene” con il Partito popolare europeo, in cui sono inclusi proprio i socialisti, e poi eventualmente con gli altri.

La presidente ha però ribadito che le “porte sono aperte” ad ogni contatto, ha ribadito.

Novità giungono dalla Germania come riferisce SkyTg24.it, dove i risultati (ancora provvisori), stanno confermando le proiezioni di ieri sera, con una vittoria netta del Cdu-Csu, l’Unione cristiano-democratico e sociale. Attuale partito di opposizione.

Resta fuori invece Carola Rackete, candidata per la sinistra con Die Linke in Germania.

L’attivista ed ex comandante della Sea-Watch non è stata eletta e non diventerà europarlamentare: “scioccata dallo storico spostamento a destra, non solo in Germania”

Rackete deve fare i conti con il flop elettorale del suo partito, che ha ottenuto solamente il 2.8%. 29,5% per Cdu-Csu, primo partito in Germania, seguito da quello di estrema destra Alternative fur Deutschland, con il 16.5%. Terzo posto per l’Sps con un 14%, seguito dai Verdi al 12%. “Meloni in Italia, Le Pen. L’Austria.

Molto male anche per Scholz e Macron, infatti Macron indice elezioni legislative anticipate.

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