Il terremoto in Turchia di magnitudo 7.9 avvenuto nella notte (4.17 ora locale) ha provocato ingenti danni. Devastante risveglio per gli abitanti del Sud-est della Turchia, dove sembra essere collocato l’epicentro del sisma precisamente nella città di Gaziantep. Le scosse non hanno coinvolto solo il territorio turco ma anche la Siria. Centinaia di edifici sono crollati e andati completamente distrutti. Si contano già più di 800 vittime di cui all’incirca 280 solamente nella zona dell’epicentro e attualmente i feriti sono più di 2.000. I numeri di feriti e vittime è destinato a salire.
Anche la Siria colpita dal sisma
Anche la Siria è stata colpita dal sisma avvenuto nelle ultime ore. Le vittime sono al momento all’incirca 400. La zona che ha risentito di più delle scosse sismiche sembra essere quella al Nord della Siria ossia le regioni confinanti con lo stato turco.
I danni causati: crollano il castello di Gaziantep e la chiesa di Iskenderun
I danni causati nello stato turco a causa delle forti e continue scosse di terremoto sono molteplici. Distrutto il castello di Gaziantep e quasi crollata del tutto la chiesa di Iskenderun, edificio risalente al XIX secolo. Migliaia di abitazioni inoltre sono state ridotte in un cumulo di macerie, al di sotto delle quali si sta scavando in queste ore difficili per portare in salvo chi è ancora in vita e chi invece ormai ha perso la vita. Continuano dunque le operazioni di soccorso anche da parte della protezione civile siriana che ha richiesto aiuti alle altre organizzazioni umanitarie. Situazione tragica insomma per la popolazione turca destinata purtroppo a riportare danni ancora più drammatici nelle prossime ore.
Il sostegno da parte degli altri stati
Il sostegno al popolo turco sembra muoversi da parte di altri stati. Gli Stati Uniti hanno comunicato di essere predisposti ad inviare assistenza. Anche il Presidente Putin dalla Russia ha espresso la sua solidarietà alla Turchia e alla Siria inviando un telegramma al presidente turco Erdogan. Anche Mosca quindi è predisposta ad inviare soccorsi ad Ankara. In Italia invece, la Farnesina rassicura che per il momento nessun connazionale si è ritrovato coinvolto a seguito del terremoto. Nelle ore precedenti era stata divulgata dal Dipartimento della Protezione Civile un’allerta maremoto che è poi stata revocata. Centinaia poi i tweet pubblicati per esprimere lo sgomento e il supporto alla Turchia tra cui il tweet di Borrell, rappresentante per la politica estera che ha espresso la volontà dell’Unione Europea di fornire il loro aiuto.
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